Quanta fatica per pubblicare i nomi di innocenti giovani vittime di un fascista
Jennifer, Nigeria, 25 aa.
Mahamadou, Mali, 28 aa.
Wilson, Ghana, 20 aa.
Festus, Nigeria, 32 aa.
Gideon, Nigeria, 25 aa.
Omar, Gambia, 23 aa— massimo mantellini (@mante) 4 febbraio 2018
Sono ragazzi e ragazze di 20 anni. Innocenti. Vittime di una tragedia. Il bersaglio ideale per il giornalismo nostrano abituato a sacccheggiare ogni angolo della vita privata di morti e feriti. Profanatori usuali di profili facebook e pagine web di adulti e minori in barba ad ogni decoro ed in nome di una idea molto ampia e quasi sempre morbosa di “diritto di cronaca”.
Eppure, nonostante questa tendenza, tanto discutibile quanto ormai da chiunque praticata, i media italiani hanno fatto un’eccezione, una vistosissima eccezione, per i sei giovani di colore colpiti a caso dai proiettili dal giovane fascista di Macerata. I volti sorridenti di questi ragazzi non sono finiti sui giornali. Nemmeno i loro nomi, nemmeno le loro età. Improvvisamente i media italiani sono diventati riservati fino al mutismo.
Mi sembra di notare una enorme consonanza fra questo atteggiamento mediatico e le dichiarazioni della politica al riguardo. Tutta concentrata, tranne risibili eccezioni, su forme di rimozione più o meno disgustose. Sull’evitare contrapposizioni e polemiche da una parte e sul giustificare un fascista, che per sicurezza nostra si era tatutato i suoi simboli in fronte, in ogni modo possibile. A scanso di dubbi (è un pazzo, è uno psicopatico) che molti oggi invece insinuano ugualmente.
Tagliando l’aria con il coltello due sole cose sono possibili oggi in Italia dopo la tentata strage di Macerata e la sua enorme sottovalutazione.
O i media e la politica di questo Paese non rispecchiano minimamente il comune sentire dei cittadini.
O l’Italia è diventato un Paese nel quale la parola “fascista” è stata assunta coram populo nel dizionario di una nuova normalità.
Febbraio 5th, 2018 at 10:08
Caro Mantellini, il processo di normalizzazione cui lei allude in chiusura nuota nell’acqua di un Paese che non ha avuto la sua Norimberga, ed è iniziato con la discesa in campo di Berlusconi, nel ’92 mi pare, proseguendo per tutti questi anni senza ostacoli degni di nota.
Ora che la fascistizzazione del Paese – in sincrono con il mondo, peraltro – ha raggiunto una massa critica che comincia a produrre visibili orrori, ora proviamo a chiudere i recinti: ma è dagli anni ’80, con l’accantonamento dei principi keynesiani nel governo delle democrazie occidentali, che questi buoi facciamo del nostro meglio per convincerli che all’aperto staranno meglio, che non c’è nulla di male a scappare.
Insomma, parliamo di un processo globale mosso da grandi forze e che arriva da molto lontano, e i tanti che solo ora (magari nemmeno ora) si indignano, sono ingenui, se non complici.
Febbraio 5th, 2018 at 11:17
“O i media e la politica di questo Paese non rispecchiano minimamente il comune sentire dei cittadini.
O l’Italia è diventato un Paese nel quale la parola “fascista” è stata assunta coram populo nel dizionario di una nuova normalità”.
In realtà se la parola fascista assumerà una nuova normalità sarà perché da tempo media e politica non rispettano minimamente il comune sentire dei cittadini.
Febbraio 5th, 2018 at 14:50
Anche i cognomi, Mante, anche i cognomi, sennò li si tratta da animali, domestici o bambini.
Jennifer Odion, Nigeria, 25 anni.
Mahamadou Toure, Mali, 28 anni.
Wilson Kofi, Ghana, 20 anni.
Festus Omagbon, Nigeria, 32 anni.
Gideon Azeke, Nigeria, 25 anni.
Omar Fadera, Gambia, 23 anni.
Febbraio 5th, 2018 at 15:23
A proposito di comunicazione: che dire dello splendido titolo in home page del Corriere : “«No, non si spara così: poteva piglia’ qualcuno». Macerata svela l’intolleranza” .
Ovvero, anzichè pubblicare i nomi delle vittime, come fare sarcasmo a poco prezzo.
Febbraio 5th, 2018 at 16:01
“Vittime di una tragedia”
Macche’ tragedia, e` un assassino e un fascista!
Sono “Vittime di un assassino e un fascista”
Per rispondere alla domanda “O … o …”
Esce al cinema un filmetto con un simpatico Benito che se ne gira per l’Italia! Vedete voi l’aria che tira.
Febbraio 5th, 2018 at 16:04
Mi pare che Gobetti già nel ‘22 definí con chiarezza e precisione il rapporto tra fascismo e popolo italiano.
Febbraio 5th, 2018 at 16:29
Bisogna fare un discorso serio: non sono finiti su giornali perchè l’attenzione è stata catalizzata dal “pazzo” fascistone, e dalla sua figura bronsoniana, ovviamente dal suo deviato punto di vista e di quelli che lo hanno difeso sui social (ho segnalato parecchi account, a proposito, ma questa è un’altra storia). Il fascismo è il grande rimosso della società italiana e credo che sia un bene: attenzione, rimosso ma non disprezzato: c’è ancora una quantità non risibile di cretini (non trovo altri termini) che si richiamano a quelle idee. La conferma è nei libri di Pansa, che da noi vendono milioni di copie, mentre- mi sentirei sicuro di ciò- in Germania o nei Paesi scandinavi verrebbero presi a pernacchiate, con la stessa supponenza che si dedica a un libro sugli Illuminati o al selfie di un clown. Duole ribadirlo ma comportamenti neofasci aumenteranno: e non per “colpa” degli immigrati o insipienza dei governanti piddini (che si accorgono del problemone solo a qualche mese da elezioni) ma perchè vale quanto ho già scritto: 6 italiani su 10 non leggono: questi ignoranti sono terreno fertile per l’idiozia destrorsa, specie i più giovani- da giovani, si sa, si è molto integralisti. Un paese che conferma ciò negando la standing ovation di base alla proposta di detassare l’Università. L’italiano medio ha altre urgenze: cioè, le sue urgenze- i suoi provincialismi. Chiudo con il link della strage di Firenze. Il sindaco allora era tal Matteo Renzi, che in questi anni ha migliorato il suo cursusu honorem politico- con faccia da tolla post 4-12-16- ma non è riuscito a prevenire gesti sconsiderati, ieri come oggi. E’ per questo, e per altri motivi, che il 4-3 voterò Leu, lasciando a quel 20%di gonzi il suo incosciente voto piddino. I traini (minuscolo voluto) di turno si evitano con un lavoro su istruzione e formazione- aumentare pil per tali URGENZE- e non con le leggi alla Emanuele “simpatia” Fiano. Sul ruolo degli intellettuali servili- qui da noi Gramellini e il figlio di Adriano Sofri, Luca, su tutti- già ha detto tanto Chomsky. Che certo, molto meno di 4 italiani su 10 sanno chi è. Continuate a leggere Fabio Volo, nelle pause tra un tweet e l’altro..ma poi evitate di indignarvi. Per finta, ca va sans dire.
https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Firenze
Febbraio 5th, 2018 at 16:45
Incredibile, Pansa fascista, Gramellini e Sofri intellettuali servili. E poi siamo qui a chiederci perchè il paese è a questo punto. Ma è rimasto qualcuno in grado di ragionare e analizzare seriamente le dinamiche e i fatti senza prendersela con qualcuno a priori? Comincio a dubitarne
Febbraio 5th, 2018 at 17:26
Ormai conclamato che il piddino non afferma, fa domande (retoriche).
Febbraio 5th, 2018 at 19:01
#laparolaconlaF è un hashtag lanciato anni fa dai WuMing per segnalare e denunciare tutti i casi di rimozione del fascismo di oggi dalla nostra informazione e comunicazione pubblica.
All’hashtag sono seguiti approfondimenti che vanno esattamente nella direzione che segnali. Metto giusto un link:
https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/12/toh-i-fascisti/
Sempre loro hanno promosso una interessantissima inchiesta sulle infiltrazioni fasciste in wikipedia italiana e il revisionismo infilato di nascosto tra le sue pagine:
https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/02/la-strategia-del-ratto-jose-antonio-su-wikipedia/
e per finire una indagine in tre puntate sul “museo del fascismo” in arrivo (forse) a Predappio: https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/10/predappio-toxic-waste-blues-1-di-3/
sarebbe bello citare altri lavori di ricerca e analisi sul tema, da parte di altri intellettuali italiani ma… io non ne conosco.
Febbraio 5th, 2018 at 20:04
Non vorrei intaccare l’autostima di nessuno, ma devo informare che la domanda retorica equivale a un’affermazione.
Diverso se oltre che retorica è anche ironica, ma temo che stiamo andando sul difficile.
Febbraio 6th, 2018 at 00:13
Ribadisco: il piddino non fa, spesso, affermazioni ma domande (quelle col punto interrogativo, hai presente?). Non val la pena rispondere a certe persone che si, è vero, quando vengono inglobati dal loro velleitarismo saccente, vanno davvero sul difficile e ne restano, immancabilmente, istupiditi. Meglio parlare con chi ha qualcosa di autonomo da dire, con tali edurdiani figuri, si perde tempo, invero.
Febbraio 6th, 2018 at 09:20
Certo Mantellini, continui pure a sostenere e votare PD, il partito più latentemente a destra che c’è, i cui imbelli leader nello stesso giorno parlano di “pistolero” invece che di fascista e incontrano il dittatore Erdogan invece di andare in ospedale a onorare i feriti di Macerata. Continui pure a prendersi beffa su twitter di tutti i movimenti che ci sono a sinistra, così senza poi fornire un razionale di queste beffe. Sabato c’è la manifestazione antifascista a Macerata, lo farebbe per favore un twitt sarcastico su quei poveracci di sinistra che andranno a manifestare?
Febbraio 6th, 2018 at 09:44
Ah beh certo, a leggere i commenti qui la colpa del fascismo in Italia è del PD. Ovvio. Anzi no, di Renzi. Come ho fatto a non accorgermene subito?
Febbraio 6th, 2018 at 10:25
In 6 anni il pd contro il fascismo ha fatto molto poco. A parte la ridicola legge Fiano: concepita per blandire i dissidenti- che poi se ne sono andati ugualmente. Il pd sarà punito dalle urne, e questo è un bene. Votare Leu è cosa buona e giusta.
Febbraio 6th, 2018 at 11:00
Quoto @fede e vi comunico che da oggi anche il mio blog ha una rubrica quotidiana di stampo sociologico (preferisco chiamarla così, piuttosto che politica). Se ce la fa Gramellini ce la posso fare anch’io. Ma non essendo ammanicato, la mia rubrica resterà al servizio di pochi fedeli lettori. Va bene così.E’ un paese piddino: quindi premia mediocrità, luogo comune e stereotipizzazione.
Febbraio 6th, 2018 at 11:35
Certo che quanto a stereotipi e luoghi comuni lei è un vero campione.
Febbraio 6th, 2018 at 14:11
Per completezza d’informazione, ci sarebbero anche altri nomi, che però non conosceremo mai, perché gli interessati hanno preferito non fornire le generalità.
Se il picchiatello fascista non raccoglie un’esecrazione sufficientemente unanime, forse bisognerebbe anche interrogarsi sul contesto (che non è solo quello immediato della ragazza fatta a pezzi).
Febbraio 6th, 2018 at 15:11
@il mondo perfetto A parte che già dal nickname gli stereotipi fioccano… Mi potrebbe spiegare come si fa a sostenere contemporaneamente:
1. Il pd sarà punito dalle urne
2. E’ un paese piddino
?
Febbraio 7th, 2018 at 08:34
Che il PD sarà punito dalle urne lo dicono i sondaggi, che il paese sia piddino non è proprio esatto: le istituzioni e i media che contano sono piddini o con derive ideologiche che vanno contro il sentire comune. Il fatto grave è che i piddini non se ne rendono conto e continuano a comportarsi come sempre, vantando una superiorità morale e culturale sul popolaccio ignorante e tacciando chi non è d’accordo al 100% con le loro idee di populismo, fascismo e razzismo. Questo comportamento alimenta il substrato su cui si sviluppa il vero fascismo che è numericamente limitato ma mediaticamente pompato per motivi elettorali.
Febbraio 7th, 2018 at 15:50
@Marco(n) innanzitutto, parla di cose che sai: il mondo perfetto è un titolo ironico, che riprende quello del mio blog, non è quindi un nickname. Esatto, lo dicono i sondaggi, che il pd sarà punito, e il 5-3 ne riparleremo. Inoltre, sono oltre tre anni che prende sberle a tutte le consultazioni elettorali.
E’ un paese piddino, infine, perchè è governato da 7 anni (ci metto pure il governo Monti) dal binomio Pd-Bce.
Febbraio 10th, 2018 at 22:32
@il mondo perfetto. Io, giustamente, parlo solo di cose che so. Nulla so (e a questo punto nemmeno voglio sapere) del tuo blog, ma se il tuo post appare sotto la scritta “il mondo perfetto”, io assumo che sia il nick dell’autore, come per tutti i post in tutti i blog.
Che il PD avrà un brutto risultato (eufemismo) alle prossime elezioni lo dicono tutti i sondaggi, non ho molti dubbi in proposito. Proprio per questo mi incuriosiva la definizione di “paese piddino”, perché secondo me non lo è proprio, per lo meno nell’accezione comune che si da al termine “paese”. E’ governato dal PD (da cinque anni, non da sette, Monti era sostenuto anche da FI e persino Letta lo è stato all’inizio), ma non è certo piddino. Anzi a me sembra che questo paese è sempre stato, tendenzialmente, abbastanza di destra per non dire fascista.