Marina Petrillo, Il grande rancore


Con molta fatica, ho provato a riavviare la macchina. A togliere le miriadi di notifiche dal telefono. A non ascoltare la rassegna stampa proprio tutte le mattine. A tornare a leggere dei libri, a giocare, a cucinare, ad ascoltare la musica – occupazioni che ti sembrano gratuite e autoindulgenti se pensi costantemente che il mondo sta andando a fuoco. A stare il più possibile con persone che fanno, che allevano, che costruiscono nonostante tutto.


4 commenti a “Il grande rancore”

  1. nicola dice:

    Per chi fosse interessato al libro La quarta rivoluzione di Floridi di cui si parla dalla Petrillo, se ne parla in Radio3Scienza il 23/11/17 dal minuto 15 in poi. http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-88ba4d33-3c79-449e-8f9d-4c944700eff3.html

  2. Userunfriendly dice:

    Gran bella segnalazione

  3. Tutta l'informazione del mondo non ci rende più informati - Luigi Mozzillo dice:

    […] Via. […]

  4. paolo de andreis dice:

    Wow. Un bicchiere d’acqua fresca all’inferno, lucido e pieno d’amore. Quello che può finalmente riemergere cambiando la forma e la natura di ciò a cui ci esponiamo.

    Ci vogliono tre anni a completare la traversata, scrive Marina, e nel mio piccolo confermo, ci vogliono proprio tre anni: una volta emigrati su Marte non si torna più indietro, tuttalpiù si intercettano deboli segnali radio dalla Terra, ma capita via via più spesso di disattivare il cibbì interplanetario perché quel terricolo gracchiare disturba la serenità della tua briscola con gli altri omini verdi.

    Lo schianto rimane inevitabile ma almeno lo attendi con addosso un sorriso, e che piacere di quando in quando ricevere all’atterraggio i vecchi amici e mostrar loro rossi tramonti.