«Su un volo di ritorno dal Giappone, mentre
sorvoliamo le Coree, mia figlia Ester, che per una volta
ci ha accompagnato, è sveglia a smanettare sull’iPad
mentre io guardo alcune carte. Il comandante ci manda
a chiamare: “Ester, vuoi vedere una cosa speciale?
Stiamo sorvolando la Corea del Sud, vedi quelle luci?”.
“Sì.” “Bene, quella è la Corea del Sud. E invece vedi
che lì sopra non c’è niente di illuminato, tutto è buio,
totalmente spento?” “Vedo.” “Sai perché è così buio?
Perché quella è la Corea del Nord. La Corea del Nord
è una pericolosa dittatura e per scelta non illuminano
niente, tengono tutto al buio.” Ester rimane colpita,
la parola “dittatura” la fa corrucciare. Poi, mentre la
riaccompagno al suo posto, prendendomi la mano mi
dice a voce bassa: “Babbo, l’altro giorno a La7 hanno
detto che tu vuoi fare una riforma della Costituzione
per portare la dittatura in Italia. Non è che adesso
spegni le luci anche da noi, vero?”. Non so se ridere o
piangere. Nel dubbio, la abbraccio e la stringo forte.
“Non ci sarà mai più la dittatura in Italia, non dare
ascolto a chi racconta che spegneremo le luci. E non
credere, amore mio, a tutto quello che dice la tv. E,
per favore, rimettiti a guardare Braccialetti rossi, non
i talk show.”»
Dal libro Avanti di Matteo Renzi
Luglio 12th, 2017 at 21:49
Il comandante è un leccaculo, oppure lo scrittore è un bugiardo. Possono anche essere vere ambedue le cose.
Luglio 12th, 2017 at 23:42
https://m.facebook.com/notes/le-migliori-frasi-dei-film-di-carlo-verdone/un-bel-giorno-senza-dire-niente-a-nessuno-me-ne-andai-a-genova-e-mi-imbarcai-su-/124007464322037/?sw_fnr_id=2133881909&fnr_t=0
Luglio 13th, 2017 at 09:38
Non sono esperto di voli intercontinentali, ma per poter vedere distintamente tutta la penisola coreana l’aereo volava molto ma molto in alto.
Luglio 13th, 2017 at 10:11
Il narcisista patologico secondo il DSM-5:
Ha un senso grandioso di importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato/a superiore senza un’adeguata motivazione).
È assorbito/a da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale.
Crede di essere “speciale”‘e unico/a e di poter essere capito/a solo da, o di dover frequentare, altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata.
Richiede eccessiva ammirazione.
Ha un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative).
Sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta delle altre persone per i propri scopi).
Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
È spesso invidioso/a degli altri, crede che gli altri lo/a invidino.
Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntosi.
Luglio 13th, 2017 at 12:59
Berlusconi era molto più simpatico e, incredibile a dirsi, diceva un centesimo delle balle che spaccia Renzi.
Luglio 13th, 2017 at 13:02
Non mi è chiarissimo il discorso del falso. Certo, la storiella potrebbe essere (e probabilmente è) inventata, ma qual è il punto che non torna? I voli dal Giappone non passano sulla Corea?
Mi pare di vedere, su immagini satellitari, che la differenza di illuminazione notturna tra le due Coree è abissale e dall’aereo si dovrebbe vedere benissimo, ancorché probabilmente non si possono vedere l’intera Corea del Sud e del Nord contemporaneamente.
Davvero, non capisco il punto.
Luglio 13th, 2017 at 14:23
@Marco[n]: la rotta Tokio-Roma è tutta in territorio russo e passa a quasi 2000 km a nord del confine tra le due Coree. Va bene che un volo intercontinentale sta ad oltre 10 km di altezza, ma vedere a 2000 km ha del miracoloso.
Luglio 13th, 2017 at 14:38
non so se ridere o piangere
Pure io
Luglio 13th, 2017 at 15:10
Senza contare che sì, certamente, la bimbetta di sette anni è rimasta colpita da ciò che è stato detto l’altra sera su La7 a proposito della riforma costituzionale.
Luglio 13th, 2017 at 16:49
@andrea Grazie, era il mio dubbio principale. Siamo certi di questo, vero? Perché ho notato un trafficatissimo corridoio aereo su Seoul e passando di la si vedrebbe sicuramente la Corea del nord. Da 2000 km invece è impossibile, concordo.
Luglio 13th, 2017 at 18:32
Ma si. Alla fine ce lo ripropongono in tutte le salse. Non poteva non esserci anche qui un rimbalzo sull’inutile librone del capo. Bene o male purchè se ne parli, e Mantellini da buon pastore passa le carte. Il libro che non leggerà nessuno ovviamente ma che è già l’oggetto di propaganda dei telegiornali governativi e del partitone, un modo per spruzzare in giro finti scoop e lanciare nuovi episodi di una telenovela infinita da dare in pasto ai consumatori di scemate gossippare opportunamente “educati”
Dar la colpa alla “minoranza PD” cioè quella dell’alleanza con Berlusconi e della politica economica che fa da ponte da Tremonti a Monti, fino a Padoan ma anche CL Alfano e Formigoni, e il compare di sempre: Verdini. La loggia degli onesti
Vien percepito come falso persino il verosimile infantilismo che punta il dito per svelare i soliti retroscena che però – penosamente – non si avvicinano lontanamente allo scoop deflagrante del direttore De Bortoli sull’affaire Boschi.
Sembra giovane, ma giovane anni ottanta: un modo vecchio anche di raccontare le balle… fastidioso fino all’allergia. Pensavamo di aver lasciato alle spalle un brutto momento, l’epoca degli arrivisti che sdoganarono senza alcun freno i peggiori potentati. Ma lo sbruffone Craxi in confronto a Renzi era ancora un politico e solo un inizio di stagione
Luglio 13th, 2017 at 19:29
Far finta di esser sani in una nazione come l’Italia in cui un ministero dell’economia, un governo, un partito, controlla l’intera televisione pubblica. Caso unico non solo nell’europeismo che ci esalta ma anche caso unico in Occidente
E’ una meccanica politica perfetta: le televisioni da Stato africano in Italia e il pluralismo in Germania. Ma non è una novità, è una costante, una complementarietà perfetta
oggi il popolo tedesco è tutto sommato felice di Merkel e la rivoterà, mentre il popolo italiano è infelice e dopo aver bocciato la politica di Renzi ora è costretto a subire ancora Renzi. Persino i sostenitori del capo si muovono dialetticamente in un regime propagandistico fondato sulla paura: altrimenti arrivano i barbari, la peste, piovono rane. A un passo dal baratro, lacrime e sangue. Ferro e fuoco. La guerra civile.
In Germania invece l’armonia celeste, anche le sinistre internazionaliste votano serenamente Merkel, una certezza anche per gl’interessi degli operai. E archiviata la pratica.
Esattamente come quando la Germania riunificava l’Est con l’Ovest (anche coi nostri soldi come ammise lo stesso Prodi, l’operazione ebbe per tutti gli Stati un costo complessivo paragonabile all’attuale debito pubblico italiano). E mentre in Germania si riunificava la NAZIONE a suon di marchi (poi tramutati in euro) in Italia sbarcavano in TV i secessionisti leghisti (grazie ai vari Lerner di partito, e fu un affare per entrambe). In Germania si univa, in Italia si divideva, il ruolo dei massmedia è centrale.
Una tempistica perfetta, fino alla modifica costituzionale regionalista del Titolo V fatta dal governo Prodi per andare incontro alle istanze di quella Lega che paradossalmente in passato espresse propagandisticamente la volontà di annessione all’impero austro-ungarico… alla Germania
Signori, che cos’è la perfezione? Se non una legge inversamente proporzionale. Programma politico perfetto, all’anima dell’Helmut Kohl e del simpatico Romano Prodi che non spiegò bene la faccenda al popolo italiano ma si sa: un santo non deve per forza spiegare i miracoli e le barzellette
si, forse all’Italia non resta che l’ultimo trucco: far finta di essere Germania Est, sperando che non se ne accorgano
Luglio 14th, 2017 at 05:19
@mauro hai le idee confuse su tantissime cose. Mi limito a invitarti a vedere dov’era l’impero austroungarico e dove è la Germania
Luglio 14th, 2017 at 10:14
@Federico forse hai le idee ancora più confuse. Osserva bene quali erano i confini della Germania imperiale anni ’40, in sintonia politica con la propaganda leghista che pretendeva l’annessione all’Austria