La foto ufficiale di Emmanuel Macron per la sua presidenza ha fatto discutere parecchio, soprattutto per i due iPhone che si intravedono sulla scrivania alla sua destra.


Perfino più interessante è il video postato su Twitter da Sibeth Ndiaye, che è la consigliera per la comunicazione di Macron, nel quale si vede la meticolosa preparazione della scena ad opera del presidente stesso (e no, gli iPhone non sono lì casualmente)




Il video mi colpisce in particolare per due ragioni: perché svela efficacemente (ce ne saremo dimenticati di nuovo fra 5 minuti) l’inevitabile deficit di verità di ogni immagine ufficiale e, soprattutto, perché la messa in scena dei due iPhone (non ne bastava uno? forse no, uno è da tutti, uno è da persone normali), ma anche i testi scelti per essere esposti (curioso, in una foto un libro vale l’altro eppure quei libri sono stati scelti con cura: Memorie di guerra del generale de Gaulle, Il rosso e il nero di Stendhal e I nutrimenti terrestri di André Gide), nonché le bandiere ai lati, ricorda i canoni della pittura medievale nella quale tutto era plausibile ma nulla era casuale.

Ora però servirebbe Aby Warburg. Che venisse a spiegarci cosa ci facevano quei due iPhone impilati in quel punto esatto del tavolo. Perchè erano lì, perché erano due, perché quelli e non altri. Nel medioevo come oggi la conoscenza del mondo e degli uomini passa dalla decodifica dei simboli affidati alle piccole cose.

16 commenti a “L’iconografia di Macron”

  1. Stefano dice:

    Gli iPhone erano due come i due libri in perfetta diagonale davanti all’orologio, ad indicare un passaggio nel tempo tra arti liberali e tecnologia.

  2. dmitri dice:

    È già finita la festa. L’eroico cavaliere che ha sconfitto il MostroLePen mostra crepe. Il suo vestito non è dell’azzurro che sembrava e il bianco del cavallo ha qualche macchia marr… nocciola.

  3. Antonio dice:

    @dmitri come siete noiosi :-( Almeno il 99% di quelli che hanno votato Macron non pensava fosse “l’eroico cavaliere”, ma semplicemente il “meno peggio”

  4. massimo mantellini dice:

    @Stefano se è così è fantastico ;)

  5. Salvatore dice:

    Magari non hanno alcun significato e sono semplicemente strumenti fondamentali della sua quotidianità. Per tutta la durata del documentario in onda su Sky – Dietro le quinte di una vittoria – si nota chiaramente come non si stacchi mai dai due iPhone.

  6. Luca dice:

    Sbaglio o si vede il riflesso della Torre Eiffel sullo schermo del telefono? Magari con uno solo non sarebbe venuta altrettanto bene?

  7. Luca dice:

    Come non detto, è il gallo riflesso…

  8. malb dice:

    Gli esperti di comunicazione guardano i particolari. Io che non sono esperto, guardo la figura e l’effetto generale e mi pare che sia in linea con quello che Macron ha voluto presentare nella campagna elettorale solo per i primi. Il “nuovo” è lo sfondo che non è il solito studio in cui sono ritratti tutti i presidenti della repubblica, anche i nostri, in foto ufficiali ovviamente preparate. Il presidente invece indossa un abito scuro di ordinanza e ha un sorriso lievemente rassicurante quasi a dire: “cambierà poco”. Nel complesso non una buona impressione.

  9. Mario dice:

    E comunque è un gran figo, e non è cosa da sottovalutare.

  10. Mariano Giusti dice:

    Veramente tutte le persone che lavorano hanno due telefoni: uno per lavoro e l’altro privato.

    Probabilmente durante il set up gli esperti di comunicazione hanno deciso che un tocco di quotidianità fuori posto dava un che di umano alla foto.

    Altra ipotesi è per trollare gli hacker: fa credere a tutti di usare iPhone e poi ha un 3310 viola.

  11. dmitri dice:

    @Antonio: intanto la ringrazio per il Voi che gradisco non poco. Chiedo scusa ma, sicuramente per mia negligenza, mi sono sfuggiti tutti i commenti in cui non veniva dipinto come il nuovo che avanza(va).

  12. Erasmo dice:

    Forse qualcuno crede nella transustanziazione dei politici. Se era un candidato di plastica prima dell’elezione, che cosa può essere ora se non un presidente di plastica?

  13. nicola dice:

    Sarà che non ho un iCoso, ma nella foto non riesco a leggere i titoli dei libri e non saprei riconoscere le marche dei due furbofoni. C’è una versione ad alta risoluzione della foto?

  14. unAlberto dice:

    Magari possiede una Scenic…

  15. mauro dice:

    l’occhio di ghiaccio “contro i populismi”

    poi, come in un fumetto, l’occhio vitreo diventa sempre più grande e ad un certo punto si vede riflesso un grande muro, il muro di Ventimiglia, il muro dei Trump di sinistra prima di Trump

    e l’urlatore della Lega al governo, tal Gentiloni, gridare sputazzando: l’immigrazione è un PROBLEMA europeo! Bloccheremo tutti i porti e le navi delle ONG!

    quando erano all’opposizione l’immigrazione era una grande OPPORTUNITA’ oggi è diventato PROBLEMA. Un grosso problema, come la peste… dando il via alle danze, all’esasperazione e a molotov negli alberghi.

    la destra prima della destra

  16. Fulvio dice:

    Ne esiste anche una versione che forse è una rappresentazione più fedele di quello che si dovrà attendere Macron nei prossimi mesi. Alle sue spalle invece che un giardino si vede infatti un corteo di operai della CGT (la foto è stata ritwittata fra gli altri da Francesco Maselli).