Quindi la Rai ha censurato le scene di sesso omosessuale di una pluripremiata serie TV americana e la rete – come si dice in questi casi – è insorta. Purtroppo non è solo questo il punto e non lo è nemmeno il fatto che gli attori della serie abbiano affidato a Twitter il loro disappunto e la propria meraviglia. No, il punto è la risposta della direttrice di Rai2 Ilaria Dallatana


Non c’è stata nessuna censura, semplicemente un eccesso di pudore dovuto alla sensibilità individuale di chi si occupa di confezionare l’edizione delle serie per il prime time.



La frase sfortunata della direttrice di rete confeziona diversi autogol in poche righe.

1) La censura dei tagli è evidente e indiscutibile. Negarla è prima di tutto una sciocchezza.
2) Apprendiamo che l’eccesso di pudore di un funzionario Rai è considerata una variante aziendale possibile. Della serie ognuno fa un po’ come diavolo gli pare.
3) Quindi per il resto par di capire che va bene così, caso chiuso.



Stiamo parlando del servizio pubblico di un Paese civile? Non sembrerebbe. Nel caso Dallatana chiarisca quali sono le linee guida per il prime time Rai e ci faccia sapere se le scene di sesso omosessuale hanno in base a tali scelte diversa dignità rispetto a quelle etero. Perché è evidente che nulla di ciò che riguarda il servizio pubblico potrà essere affidato alla sensibilità individuale di nessuno. Poi ci spieghi se per i presunti eccessi di sensibilità l’azienda prevede una sanzione oppure no. Ma prima di tutto, banalmente, ritiri queste parole assurde e chieda semplicemente scusa.


update: ok, Rai 2 si è scusata (grazie a Vinz)

11 commenti a “Iniziamo dalle scuse?”

  1. Alf dice:

    “Sensibilita’ individuale” non e’ anche il principale criterio con cui storicamente vengono selezionati in RAI i direttori di rete?

  2. Federico dice:

    Basterebbe chiedere alla Dallatana perché il “pudore” ha riguardato il sesso omosessuale e non il sesso orale all’amante eterosessuale visto nella stessa serie

  3. Carolus dice:

    L’equivoco di fondo è considerare la Rai servizio pubblico. La Rai non è mai stata servizio pubblico. La Rai è stata sempre tv di stato, governativa o, dal 1975, partitica. I criteri di selezione sono quasi sempre stati basati sull’appartenenza politica. In particolare Rai 2 è stata appaltata alla destra dal 1994. Sperare che un’ente statale come questo si liberi improvvisamente dalla cappa partitocratica è, al momento, da ingenui.

  4. Carolus dice:

    Aggiungo che è perlopiù inutile pretendere delle scuse da chi non risponde ai cittadini ma al partito di riferimento.

  5. paolo d.a. dice:

    Avendo mio malgrado un televisionario in casa dotata di tv ho notato che da tre giorni i tg Rai trasmettono più o meno le stesse notizie, la gran parte delle trasmissioni sono di puro intrattenimento, l’altra buona parte – la pubblicità – è un mix fatale di messaggi ingannevoli, il tutto in un’azienda che un referendum ha chiesto venga privatizzata.
    Mi indignerei anche io per la censura, non fosse per la crescente irrilevanza della Rai nell’orientamento del pubblico più giovane.
    Mi sento molto più indignato come cittadino, al quale questo schifo viene spacciato come servizio pubblico da un’architettura connivente che comprende ahimé anche questo governo.

  6. vinz dice:

    Mante ti hanno ascoltato:
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/t31.0-8/13613434_1220907844620701_9076181263985971583_o.jpg

  7. Giulio Mozzi dice:

    Propongo una traduzione in italiano corrente della dichiarazione di Dellatana:

    «Non c’è stata una decisione aziendale di tagliare quelle scene; c’è stato un cretino o una cretina che ha fatto di testa sua. Adesso non fatemi una testa così con ‘sta cazzata – alla quale rimedieremo rimandando il telefilm per intero domenica prossima: altro non possiamo fare -, visto che Rai2 (dove peraltro sono appena arrivata al posto in cui sto) si sta impegnando seriamente a svecchiarsi: e non ditemi (voi giornalisti) che non lo sapete, le cartelle stampa coi nuovi programmi ce le avete tutte. Cercate piuttosto di aiutarmi, anche con le polemiche, a far fuori chi si oppone – sia politicamente, sia lavorando non visto come questo zelota del pudore. Che cosa vi faremo, a ‘sto qua, non ve lo dico adesso perché l’azienda – che, vi ricordo, è ipersindacalizzata – ha le sue procedure disciplinari interne alle quali non posso sovrappormi”.

    Il testo originale come riportato dal Corriere:

    «Non c’è stata nessuna censura, semplicemente un eccesso di pudore dovuto alla sensibilità individuale di chi si occupa di confezionare l’edizione delle serie per il prime time. Capisco l’irritazione, ma mi preme far notare che dopo anni e anni di serie esclusivamente poliziesche Rai2 ha cominciato a proporre titoli di diverso contenuto, quali Le regole del delitto perfetto e Jane the Virgin, che tratta di maternità surrogata. Anche queste polemiche ci aiutano a prendere le giuste misure per il futuro. Come dimostrano anche le scelte fatte per i nuovi palinsesti, Rai2 sarà sempre più sensibile alla complessità del mondo contemporaneo».

  8. massimo mantellini dice:

    @Giulio hai ragione su tutto, detto questo – come accade spesso ai vertici politici ed aziendali italiani – dire parole a caso che sei costretto a smentire il giornodopo è una forma di superficialità che si potrebbe evitare

  9. Carolus dice:

    Tutto è bene quel che finisce bene. Al prossimo episodio.

  10. unalberto dice:

    “scene di sesso omosessuale”, “sesso orale all’amante eterosessuale” su Rete2.
    Su YouPorn cosa danno? lezioni di ricamo, ricette di nouvelle cuisine?
    Ah, signora mia, come mi sta cambiando il mondo dell’intrattenimento… (OT)

  11. OOL dice:

    Questi sono i rating del telefilm nel mondo:

    Australia:M / Brazil:16 / Canada:14A / Canada:13+ (Québec) / France:U / Germany:16 / Ireland:15 / Italy:T / Netherlands:12 / New Zealand:M / Poland:12 / Russia:18+ / Singapore:R21 / Singapore:PG13 (edited version) / South Africa:16 / South Korea:18 / Spain:16 / UK:15 / USA:TV-14

    Come vedete, forse sarebbe meglio non trasmetterlo in prima serata, non per la scena omosessuale, per carità, e neanche per l’idea di fantomatico servizio pubblico (perchè una rete privata dovrebbe trasmettere un film inadeguato ad un certo pubblico “familiare” alle 21:00?), ma perchè ha molte scene di sesso. Non ho visto il telefilm e non so se le altre scene di sesso sono state censurate. Se è così, il rating T (visibile a tutti) ci sta perfettamente, ma il bacio ovviamente non è considerabile “scena di sesso”. Se non è così, forse dovremmo rivedere quel rating, indipendentemente dall’affaire etero/omo Chi sa, parli!