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Il caso di Pordenone dove la nuova giunta di destra sta spegnendo il wifi pubblico in una delle città che per prime anni fa sperimentarono con convinzione gli accessi a Internet gratuiti è un caso di specie. Le motivazioni addotte dal sindaco Ciriani, per una volta, non sono tecnologiche:


“Stiamo tentando di restituire parchi e piazze alle loro funzione naturale che, di certo, non è quella del bivacco. Se questo produrrà dei disagi momentanei (come per il wi fi) ce ne scusiamo ma speriamo che si comprenda la necessità di una collaborazione di tutti per arginare un fenomeno così complesso.”



Quelli che il sindaco di Pordenone chiama “bivacchi” erano in pratica – se capisco bene – gli utilizzi da parte dei profughi dell’accesso comunale per comunicare con i propri parenti lontani. Molto interessanti anche i commenti alla pagina FB del sindaco, una vera e propria standing ovation di cittadini che appoggiano con entusiasmo (e con ogni mezzo espressivo) la decisione.


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Gli accessi gratuiti a Internet offerti dalle amministrazioni comunali sono da sempre al centro di molte discussioni. Io personalmente penso e scrivo da sempre che in molti casi siano stati più uno strumento di affermazione politica (soprattutto di racconto della contemporaneità della politica al passo coi tempi) molto prima che un servizio davvero utile ai cittadini. Il racconto dell’accesso come bene comune, come diritto inalienabile che debba essere garantito a tutti, si scontra oggi con una strumentalizzazione di senso opposto. Al racconto dei buoni sentimenti mediati dalla tecnologia si è violentemente sostituita l’affermazione del proprio egoismo provinciale e ignorante riaffermato attraverso la compressione delle opzioni tecnologiche garantite a tutti.

Benché si tratti di due fenomeni non paragonabili, per lo meno in termini di fastidiosa incultura e stupidità, non sarà del tutto campato in aria immaginare che uno è oggi, almeno in parte, la conseguenza dell’altro. Il vecchio vizio di un Paese nel quale perfino la tecnologia e la cultura acquistano senso solo se perfettamente inserite dentro un’ideologia qualsiasi.

11 commenti a “Pordenone e la politica delle reti”

  1. Michele dice:

    Mi immagino la prosecuzione del “pago 35€ al mese”: “per un servizio di m.”. E il problema è, appunto, il wifi gratuito.

  2. Emanuele dice:

    Mi sembra ottimo 35€ al mese per l’oro gratis.

  3. Natale Sorrentino dice:

    Ai sostenitori del provvedimento di Ciriani. Almeno scrivete in italiano. Scrivete come i profughi!

  4. diamonds dice:

    Per dare una mazzata al turismo mi pare una scelta meravigliosa

  5. DinoSani dice:

    Alla fine non è neanche una norma razzista perché toglie a tutti indiscriminatamente. Potevano pensare una rete intelligente che riconosce la razza degli utenti ed eroga il Wi-Fi solo ai residenti e a turisti. Oppure potremmo immaginare una “patente” anche per il Wi-Fi come per le elezioni, Gori che ne pensi?

  6. Claudio dice:

    con i soldi che risparmia magari può sempre istituire qualche corso d’italiano per i suoi elettori…

  7. Giulio Mozzi dice:

    “Stiamo tentando di restituire parchi e piazze alle loro funzione naturale che, di certo, non è quella del bivacco”, dice il sindaco.

    Al di là – chiedo scusa, sono un pedante – che parchi e piazze, non essendo oggetti “naturali”, non possono avere “funzioni naturali”: ma ciò a cui servono parchi e piazze, non è appunto che la gente ci si ritrovi? Lo è così tanto, che le amministrazioni comunali, da quegli esercizi commerciali che forniscono servizi al bivacco (es. caffè, bar ec.), pretendono una tassa per uso privato (commercio) di qualcosa di pubblico (spazio per bivacco).

  8. Andrea dice:

    Infatti, la cosa più scandalosa è che la funzione naturale delle piazze è esattamente il bivacco.
    il resto è naturale conseguenza dell’ignoranza intrinseca.

  9. Emanuele dice:

    Ma non è possibile estendere la copertura nella città in modo da non obbligare chiunque abbia necessità di comunicare coi propri cari a raggrupparsi sotto la stessa antenna?
    Ciao,
    Emanuele

  10. Gianmarco dice:

    Comunque io voglio la connessione a 35 € e l’oro gratis: il wi fi gratuito se lo tengano gli straccioni!

  11. .mau. dice:

    A tutti quelli che stanno irridendo “l’oro”: siete pronti a spergiurare che non vi è mai capitato di scrivere da furbofono e non accorgervi che il correttore automatico vi ha sostituito una parola?