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Giu
“Ovunque io andassi sentivo il bisogno di far funzionare le cose, di migliorarle”
Luigi di Maio, vicepresidente della Camera in una illuminante intervista a Vanity Fair intitolata “Orgoglioso di avere una fidanzata sexy”
“Ovunque io andassi sentivo il bisogno di far funzionare le cose, di migliorarle”
Luigi di Maio, vicepresidente della Camera in una illuminante intervista a Vanity Fair intitolata “Orgoglioso di avere una fidanzata sexy”
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Giugno 1st, 2016 at 10:56
Il maggiore contributo di Di Maio alla vita politica del paese è la sua stessa presenza: da quando è diventato la stellina più brillante i grillini hanno parzialmente smesso di tritare gli zebedei con i phd al governo e quei parassiti che campano di politica e non hanno mai lavorato. Non tutti, alcuni di loro non sono ancora arrivati al concetto di ‘contraddizione’.
Giugno 1st, 2016 at 11:30
Parlassimo di uno con anni di esperienza come manager in aziende o come amministratore della cosa pubblica potrei anche capire la frase, ma qui parliamo di uno che ha cazzeggiato per anni zampettando da una facoltá all’altra senza neanche riuscire a laurearsi. Se dovessi valutare la persona per la serietà e i risultati raggiunti dovrei metterlo un gradino sotto Salvini. Quello, Salvini, almeno si è fatto il mazzo in Consiglio Comunale a Milano battendo per anni palmo a palmo il territorio.
Certo, fa un po’ senso sentire uno che non ha mai lavorato un giorno in vita sua attaccare i politici di professione e quelli che non sono stati scelti dagli elettori, ma questa è l’Italia.
Giugno 1st, 2016 at 11:34
… dimenticavo…. Il nostro eroe che tanto attacca chi non è stato scelto dagli elettori, quando si candidó al Comune prese solo 59 voti ed è in Parlamento in forza di ben 189 preferenze prese alle Parlamentarie.
Giugno 1st, 2016 at 12:33
non per dire ma in parlamento ci sono i ripescati con i listini del premio di maggioranza che forse 189 preferenze non le avrebbero buscate manco se fosse resuscitato tutto l’albero genealogico. E poi è perfettamente inutile ribadire che bene o male i partiti tradizionali offrono in ogni caso prospettive democratiche e i cinque stelle no, basta dare uno sguardo al tg1 per perdere tutta quella sicumera. E poi a livello di elezioni locali esistono sempre liste con outsider degni/e di essere presi in considerazione. A meno che non ci si sopravaluti o sottovaluti talmente tanto da lasciare che il terrore che il proprio voto vada disperso prenda il sopravento, certo
Giugno 1st, 2016 at 13:56
@Diamonds: vero ma li tengono confinati nel sottoscala e non si mettono a fare la morale agli altri in Mondovisione ! QUesto è un furbacchione che ha campato di espedienti politici come uno Scilipoti qualsiasi finchè non ha trovato il M5S.
Giugno 1st, 2016 at 15:54
Mi ricorda qualcosa:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/silvia-virgulti-sexy-consulente-maio-1220427.html
Un plauso per la frase: “Silvia è molto giovane fisicamente”.
Giugno 1st, 2016 at 18:20
ho conosciuto il movimento molto presto. All’inizio erano adorabili verdi cazzuti difensori dei valori costituzionali. Molto presto, prestissimo hanno iniziato a infiltrarsi arrivisti svegli, esaltati e innamorati segreti di Paolo Fox (o di personaggi carismatici). Ora non riesco più a distinguerli. Ma sono disposto a correre qualche rischio di fronte allo scempio di un esecutivo di non-sinistra che ha riportato in auge la definizione di governo fantoccio, con emanazioni locali permeabili ai comitati d’affari