Lo dico sommessamente: Ilaria Cucchi sbaglia. I processi nei tribunali. Nonostante tutto.
— massimo mantellini (@mante) 3 Gennaio 2016
Ho scritto che Ilaria Cucchi ha sbagliato a pubblicare le foto di uno degli indagati per la morte di suo fratello. Ho ricevuto molti commenti per quel tweet, in ogni caso la discussione in rete è vastissima ovunque.
Così questa mattina ho passato un po’ di tempo a leggere i commenti al post di Ilaria su FB trovandoci, com’era prevedibile, un po’ di tutto. Ma se solidarietà, disaccordo o consigli ad una maggior prudenza fanno parte della normale dialettica relazionale, le moltissime minacce di morte all’agente indagato contenute nei commenti sono ancora una volta la parte più rilevante e sensibile del tutto. Ogni vicinanza e solidarietà esce indebolità dalla possibilità che qualcuno minacci di morte qualcun altro in rete.
Ma lasciando perdere questa conseguenza comunicativa previdibilissima (che Ilaria Cucchi avrebbe certamente potuto immaginare) quel post è sbagliato secondo me per due ragioni. Per una ragione banalmente legale (talmente evidente che risulta chiara anche ai miei occhi di non addetto) e cioè l’affermazione che trasforma un indagato in un assassino. Ma anche, e questo lo trovo ugualmente rilevante, per la scelta di quella foto.
Le foto come sappiamo parlano. Ogni foto racconta a ciascuno di noi qualcosa. Le foto infine, mentono. Spessissimo. Mentono ma a noi non interessa. Preferiamo la decodifica immediata che ci viene offerta sul momento e che combacia con i nostri pregiudizi. E il messaggio contenuto in quella foto, il messaggio che Ilaria Cucchi condividendola ha inteso diffondere, è un messaggio chiaro. Riguarda il costume da bagno, i muscoli scolpiti, l’espressione beffarda. Nulla di tutto questo è necessariamente vero. Nulla di quella foto dimostra nulla del soggetto ritratto.
Ho preso un paio di immagini dal mio profilo Instagram. Le ho scelte intenzionalmente immaginando di frugare fra le immagini di un presunto assassino. Provate a guardarle pensando di osservare il volto dell’assassino.
Dentro quelle due foto troverete certamente qualcosa, un piccolo segno o un indizio, che confermerà le vostre supposizioni.
Gennaio 5th, 2016 at 10:42
non ci servivano le tue foto per immaginarlo :-)
Gennaio 5th, 2016 at 10:49
Hai ragione.
Gennaio 5th, 2016 at 11:28
[OT] La prima foto mi ricorda “all’ombra dell’ultimo sole […]” mentre la seconda… nun te se pò guardà con quegli occhiali :D
[fine OT]
Comunque non ci vedo i tratti dell’assassino, non più di chiunque altro nel mondo. Se stiamo ancora dietro alle teorie di Lombroso stiamo freschi… Qualunque persona può essere qualsiasi cosa (santo, assassino, carnefice, vittima) a seconda del momento vissuto.
Saluti ;-)
Gennaio 5th, 2016 at 12:26
la giustizia non è perfetta, come le persone. E tutto è contraffabile, come la scuola diaz insegna(stiamo ancora aspettando i nomi di tutti gli agenti coinvolti, e possibilmente la versione definitiva degli accadimenti). Non sarebbe il primo delinquente ad essere assolto, nè il primo innocente a finire in galera. L’unica cosa certa è che se i processi durano così tanto tempo da rischiare di diventare carne da storiografi c’è davvero molto che non va
http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2008/09/22/article-1059785-02BDB3DF00000578-219_224x423.jpg
Gennaio 5th, 2016 at 15:47
Mantelli’, vai tranquillo, ammazza chi ti pare, ché tutti, conoscendoti, penseremo a un errore giudiziario, anche se in foto ti vedessimo impugnare un machete lordo di sangue, sfoggiando il colon della vittima a mo’ di boa di struzzo. Quindi dire che la Cucchi si è comportata da vera stronza, senza addolcire la pillola, non ci avrebbe fatto smarrire la certezza che tu sei buono fuori e dentro, al cento per cento.
Gennaio 5th, 2016 at 16:22
Senta, blogger redivivo, cone lei forse sa io non penso che Ilaria Cucchi si sia comportata da stronza, penso invece che abbia semplicemente agito d’impulso. E nessuno come lei può essere giustificata per questo
Gennaio 5th, 2016 at 17:32
:-D
Gennaio 5th, 2016 at 21:49
Non avendo risposta dalla giustizia ordinaria, si è appellata alla giustizia popolare. Sbagliato, ma comprensibile.
Ilaria è fin troppo civile. Se fosse stato mio figlio, non avrei pubblicato le foto di quel carabiniere. Ancora vivo, intendo.
Gennaio 5th, 2016 at 22:33
e pensare che se avesse semplicemente scritto che la foto era di uno degli indagato per il presunto pestaggio a suo fratello si sarebbe risparmiata almeno la grana legale
Gennaio 5th, 2016 at 23:57
Ma la vera domanda e’: *Perche’ l’ha fatto*?
Poi potrebbe anche non essere cosi’ scontato quel *comunque con lei*.
Voi che ne pensate?
Gennaio 7th, 2016 at 19:21
La prima foto tua Mante non mi dice nulla , la seconda è un po’ da jettatore e mi sono toccato, non penso che ti ucciderò per questo. E’ chiaro che la foto era un pretesto, ne ha presa una che potesse andare a bene per dirgli che è un assassino, che non è una verità giudiziaria ma il giudice che dovrebbe stabilire la verità ha centomila cose da fare e non stabolisce la verità, che nel suo cuore è già scritta, suo fratello non è morto uccidendosi, stava male e dei medici non lo hanno curato proprio al meglio, questa è una verità giudiziaria, chi ha dato delle botte ad una persona che era fragile dopodichè è morto è stato, quasi sicuramente, un uomo con la divisa che va a fare il bagno, è questo a Lei non sembra giusto e, probabilmente, non lo è…
Gennaio 8th, 2016 at 00:24
Ma non è solo una foto su facebook.. ma come si fa ad essere così dannatamente superficiali e tamarri?
Nel caso del giovane ucciso le foto sono legate ad un processo che va avanti da anni, legato a testimonianze, a deposizioni, a prove, ad evidenze, e soprattutto a responsabilità gerachiche indiscutibili: quando parliamo di gerarchia militare o aziendalista.
Non volevate il presidenzialismo assoluto monocamerale, monopartitico e mono..televisivo? Proprio perchè voi siete, ora lo sappiamo, dei grossi democratici..