26
Ago
Ho scritto sul Post della scelta dei media online italiani di trasmettere il video dell’assassino in Virginia. Ma il peggio è atteso per i prossimi giorni. Quando commentatori di ogni ordine e grado ci spiegheranno il ruolo di Twitter e Facebook, di Internet in generale e ovviamente anche della cultura dei videogiochi nei tragici eventi. State al riparo.
Agosto 26th, 2015 at 22:40
Punto 1000 § su Panariello a sei colonne sull’Eco di Lugo!
Agosto 26th, 2015 at 22:52
“Toxic masculinity” yawn
Agosto 27th, 2015 at 09:48
Da videogiocatore dal 1976 affermo che i videogiochi senz’altro influenzano il comportamento di una persona, come tutto quello che ha grande potere di attrazione sui ragazzini. Poi ogni persona è un singolo caso naturalmente.
Agosto 28th, 2015 at 01:04
Epperò. Tutto condiziona tutto nel mondo globale, no?
Invece di pensare (parlo in generale, non ce l’ho con l’autore!) a dar la colpa solo/anche ai videogiochi (quella foto potrebbe benissimo essere avvicinata alla copertina di un libro, di un cd, alla locandina di un film, per esempio…), pensiamo a cercare di curare la società, prima, e poi anche le persone, se necessario.
Va detto che non saprei da dove partire.
Ci sono però fior di studi che dicono che siamo in stragrande maggioranza bombe pronte ad esplodere; ci esasperiamo di fronte ad un parcheggio rubato, una precedenza non data, a gente che parla ad alta voce in strada… anche noi che ci reputiamo equilibrati o quantomeno sottocontrollo. Quanti omicidi ci sono in Italia per “scatti d’ira”, senza che tali soggetti abbiano mai visto un videogioco o un film dell’orrore? Credo che sia giusto nei confronti delle persone morte non far vedere il video dell’omicidio, ma tutti (perdonatemi se lo dico con certezza) se siamo su un sito che non lo fa vedere andiamo a cercarne le immagini in giro (se abbiamo un minimo di tempo, ci mancherebbe)… è la natura umana.
Credo sia giusto limitare la diffusione delle armi, specie negli USA, ma chi sbarella troverà sicuramente un modo cruento e/o fantasioso di ammazzare lo sfigato di turno.
Censuriamo i videogiochi o evitiamo che ne vengano prodotti di troppo cruenti; togliamo le fiction che parlano di omicidi (90%), censuriamo copertine di album o libri, censuriamo di più certe descrizioni macabre e perverse.
NON CAMBIEREBBE NULLA.
Certe volte mi chiedo se siamo noi tutti bacati, o se è solo come dicono gli esperti, ovvero che ci sono sempre più malati psichici, con problemi schizofrenici, bipolari, con una delle millemila sindromi che vanno ad “inventarsi”… in questo sono pessimista: penso fortemente non siano i piccoli dettagli come video, foto, film, libri, ecc., ma l’intera società attuale che, zeppa di spunti, ansie, frustrazioni, aspettative, possibilità da cogliere o non colte, ecc. porta l’uomo a prendere in pugno qualcosa che solitamente cerca di reprimere nel profondo e invece sbotta fuori per colpa di una scintilla. Il punto è: non far arrivare le persone a far tracimare l’acqua dal vaso.
Se qualcuno ha la soluzione scriva a: obama@whitehouse.com
Agosto 29th, 2015 at 17:43
amen!
Agosto 30th, 2015 at 09:04
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