Interessanti i commenti al video, visibili anche con adblock, che parlano di adblock: 1) sono pochissimi 2) solo uno sembra sapere che si può modificare il filtro in modo da visualizzare il video. 3) tutti parlano dell’informazione sul web e tutti accettano la pubblicità sulle pagine web.
«Buongiorno, e Buon Natale.
Sono onorato dalla possibilita di parlare con voi e con le vostre famiglie, quest’anno.
Recentemente, abbiamo scoperto che i nostri governi, lavorando di concerto, hanno creato un sistema di sorveglianza di massa mondiale, che ci spia qualunque cosa facciamo
«Lo scrittore britannico George Orwell ci aveva messi in guardia a proposito dei pericoli derivanti da questo tipo di informazioni. Le modalità di raccolta di informazioni nel suo libro – microfoni e videocamere, tv che ci spiano – sono nulla rispetto alle tecnologie disponibili oggi. Abbiamo in tasca sensori che ci tracciano ovunque andiamo. Pensate a cosa significhi questo per la privacy di una persona qualsiasi. Un bambino che nasce oggi crescerà senza alcuna concezione di privacy. Non saprà mai cosa significhi avere un momento privato per sé, un pensiero non registrato, non analizzato. Questo è un problema, perché la privacy è importante: la privacy è ciò che ci permette di determinare chi siamo e chi vogliamo essere».
«Il dibattito in corso oggi determinerà il grado di fiducia che potremo riporre nella tecnologia che ci circonda e nei governi che la controllano. Insieme possiamo trovare un equilibrio migliore, porre fine alla sorveglianza di massa, ricordare ai governanti che se vogliono davvero sapere come ci sentiamo, chiedere costa sempre meno di spiare»
(Edward Snowden – traduzione Alberto Puliafito)
Nessuno ha mai visto il Grande Fratello. È un volto sui manifesti, una voce che viene dal teleschermo. Possiamo essere ragionevolmente certi che non morirà mai. Già adesso non si sa con certezza quando sia nato. Il Grande Fratello è il modo in cui il Partito sceglie di mostrarsi al mondo. Ha la funzione di agire da catalizzatore dell’amore, della paura e della venerazione, tutti sentimenti che è più facile provare per una singola persona che per una organizzazione
(1984 – traduzione Stefano Manferlotti).
la voce del teleschermo catalizzatore.
in Italia il teleschermo è finanziato dal canone e dalla pubblicità, quindi la pubblicità dovrebbe finanziare un servizio pubblico, cioè un diritto
ma il teleschermo non è uno spazio plurale e pubblico (come la rete) poichè è gestito in modo privatistico da padroni di organizzazioni partitiche
che comandano in modo assoluto grazie al teleschermo
considerando che il “canone” ai partiti è stato abolito nel 1993 da un referendum della Repubblica. E i referendum si rispettano e onorano.
Rimane quindi il finanziamento pubblicitario.
Domanda: è l’unica possibilità di finanziamento alternativo?
noto ora che il blog di partecipazione politica dei ‘Meetup’ è un .com (commercial organizations), è sì privo di pubblicità ma trattandosi di libera e pubblica rappresentanza, senza scopo di lucro, dovrebbe essere un .org
Dicembre 25th, 2013 at 21:05
Beh…. viva AdBlock
Dicembre 25th, 2013 at 23:33
Interessanti i commenti al video, visibili anche con adblock, che parlano di adblock: 1) sono pochissimi 2) solo uno sembra sapere che si può modificare il filtro in modo da visualizzare il video. 3) tutti parlano dell’informazione sul web e tutti accettano la pubblicità sulle pagine web.
Mi sembra tutto chiaro. No?
Dicembre 26th, 2013 at 09:48
Buon Santo Stefano, il protomartire
«Buongiorno, e Buon Natale.
Sono onorato dalla possibilita di parlare con voi e con le vostre famiglie, quest’anno.
Recentemente, abbiamo scoperto che i nostri governi, lavorando di concerto, hanno creato un sistema di sorveglianza di massa mondiale, che ci spia qualunque cosa facciamo
«Lo scrittore britannico George Orwell ci aveva messi in guardia a proposito dei pericoli derivanti da questo tipo di informazioni. Le modalità di raccolta di informazioni nel suo libro – microfoni e videocamere, tv che ci spiano – sono nulla rispetto alle tecnologie disponibili oggi. Abbiamo in tasca sensori che ci tracciano ovunque andiamo. Pensate a cosa significhi questo per la privacy di una persona qualsiasi. Un bambino che nasce oggi crescerà senza alcuna concezione di privacy. Non saprà mai cosa significhi avere un momento privato per sé, un pensiero non registrato, non analizzato. Questo è un problema, perché la privacy è importante: la privacy è ciò che ci permette di determinare chi siamo e chi vogliamo essere».
«Il dibattito in corso oggi determinerà il grado di fiducia che potremo riporre nella tecnologia che ci circonda e nei governi che la controllano. Insieme possiamo trovare un equilibrio migliore, porre fine alla sorveglianza di massa, ricordare ai governanti che se vogliono davvero sapere come ci sentiamo, chiedere costa sempre meno di spiare»
(Edward Snowden – traduzione Alberto Puliafito)
Nessuno ha mai visto il Grande Fratello. È un volto sui manifesti, una voce che viene dal teleschermo. Possiamo essere ragionevolmente certi che non morirà mai. Già adesso non si sa con certezza quando sia nato. Il Grande Fratello è il modo in cui il Partito sceglie di mostrarsi al mondo. Ha la funzione di agire da catalizzatore dell’amore, della paura e della venerazione, tutti sentimenti che è più facile provare per una singola persona che per una organizzazione
(1984 – traduzione Stefano Manferlotti).
la voce del teleschermo catalizzatore.
in Italia il teleschermo è finanziato dal canone e dalla pubblicità, quindi la pubblicità dovrebbe finanziare un servizio pubblico, cioè un diritto
ma il teleschermo non è uno spazio plurale e pubblico (come la rete) poichè è gestito in modo privatistico da padroni di organizzazioni partitiche
che comandano in modo assoluto grazie al teleschermo
considerando che il “canone” ai partiti è stato abolito nel 1993 da un referendum della Repubblica. E i referendum si rispettano e onorano.
Rimane quindi il finanziamento pubblicitario.
Domanda: è l’unica possibilità di finanziamento alternativo?
PS
http://beppegrillo.meetup.com/
“Discussione sui temi proposti da Beppe Grillo sul suo blog (www.beppegrillo.it). ”
non serve Adblock
Dicembre 26th, 2013 at 10:47
paradossi e commistioni al limite della scorrettezza.
http://www.senato.it/1025?sezione=123&articolo_numero_articolo=49
noto ora che il blog di partecipazione politica dei ‘Meetup’ è un .com (commercial organizations), è sì privo di pubblicità ma trattandosi di libera e pubblica rappresentanza, senza scopo di lucro, dovrebbe essere un .org
http://www.teatroallascala.org/en/index.html
Il sito del nostro magico e magnifico Teatro alla Scala è giustamente un .org
ma compare in alto a destra la pubblicità di una nota banca: anche con Adblock la pubblicità non scompare magicamente..
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-08-24/evasione-intesa-indaga-anche-064133.shtml?uuid=AbRc1pSG
(riciclaggio e truffa fiscale)
Dicembre 27th, 2013 at 14:28
e…?
Gennaio 15th, 2014 at 23:04
Questa è la pagina facebook che vi spiega come rimuovere il blocco
https://www.facebook.com/usaadblocksulblogdigrillo