D Quindi la rete non è la madre di tutte le democrazie?


R Io mi sono avvicinato alla rete solo durante questo governo – le può sembrare strano – mi ci hanno spinto i miei che mi han detto guarda ne cavi molto ed ho imparato – mi auguro – a starci ed ho capito che è un luogo dove arrivano molte sollecitazioni e dove ci si ritrova. Però poi arriva il momento, dopo che si è capito chi si vuol trovare assieme, di confrontarsi, poiché governare è complesso, decidere cosa fare è complesso, se non ci mettiamo in una stanza tre quattro cinque ore, magari ci rivediamo anche il giorno dopo, non riusciamo ad avere quella lentezza, quella profondità, anche – posso dirlo? – quella durezza di scontro, quel conflitto controllato che deriva dal fatto che stiamo insieme, non si litiga mai per lettera, si litiga malissimo per email, nascono moltissimi equivoci sulla rete, è il luogo dove si inizia il processo ma non dove il processo di decisione pubblica può raggiungere il suo acme dove si incontrano persone diverse dove avviene la democrazia


D Quindi pensa che Grillo stia sbagliando quando persegue..


R Lui valorizza moltissimo questo strumento, credo che si sbagli ad immaginare un mondo in cui le decisioni possono essere prese lì perché questo vale solo per decisioni estremamente semplici che non richiedono quel confronto democratico di cui ho parlato

(Fabrizo Barca ad 8emezzo ieri sera, minuto 23.40)

19 commenti a “Le sagge parole di Fabrizio Barca”

  1. tiziana dice:

    sono molto d’accordo!

  2. Roberto Basso dice:

    Qui in versione integrale la “memoria politica dopo 16 mesi di Governo”: http://www.scribd.com/FabrizioBarca

  3. Pedro dice:

    Sto leggendo il documento di Barca. Per un attimo avevo temuto che avesse capito come riappassionare la gente di Sinistra e preparare un alternativa a Renzi. Invece sto iniziando a pensare che “2001 Odissea nello spazio” al confronto è un film d’azione.
    Io continuo a sperare in Pippo Civati.

  4. Dino Sani dice:

    Credo che Barca faccia una riflessione da neofiti, e mi sorprende che Mante, che neofito della rete non é, la accolga così com’è. Che le chat, i Social network o le mail non siano i luoghi più adatti per “prendere delle decisioni” o per litigare, lo sappiamo tutti. Ma ridurre internet a questo tipo di struttura e comunicazione è sbagliato. Internet non abolisce la comunicazione analogica, basti pensare alle piazze piene dello Tsunami Tour, ma mette a disposizione degli strumenti nuovi di potenziale democrazia. Non va ne trasformata in totem da adorare ne demonizzata. Va usata, cercando di cogliere le possibilità che offre di allargare il dibattito e la partecipazione democratica. Chi lo nega, come Barca, é perché preferisce prendere decisioni dentro le mura di una stanza chiusa… Ma questa “ideologia” sta per morire…

  5. Ripensare un partito (e le parole di Barca) | GiulioCavalli.net dice:

    […] E anche su internet come soluzione onnicomprensiva Barca utilizza parole “sagge” (come le dice Mantellini): […]

  6. diamonds dice:

    santo subito(la conflittualità sana,quella con cui si cresce,ha bisogno del confronto reale.diversamente è puro esercizio di stile.O magnaccia style,quando questi ultimi inizieranno a capirne qualcosa)

    http://www.movie-reviews.com.au/sites/default/files/images/003.jpg

  7. mORA dice:

    Giusto.

    Per essere un sedicente neofita, ha capito perfettamente; dal che si evince che o Grillo è rimasto a quando rompeva i computer sul palco, oppure chi gli scrive i testi presuppone che chi lo ascolta ne capisca ancora meno. O entrambi.

  8. bertox dice:

    Già mi immagino le facili ironie e i giochi di parole della rete su uno che si chiama Barca.

  9. aghezz dice:

    io resto agghiacciato dal fatto che un ministro “Si sia avvicinato alla rete durante questo governo”.

  10. Adriano dice:

    @mORA
    Vere entrambe, probabilmente, ma la seconda opzione mi ricorda molto le raccomandazioni di un altro vecchio milionario, che casualmente sia Grillo che Casaleggio hanno appoggiano in una fase del proprio passato (chi votandolo e chi come candidato in una sua lista): un vecchio che suggeriva di parlare ai potenziali elettori, come se questi fossero dodicenni poco svegli…

  11. cla van dice:

    Chi è felice di avere dei padroni e di essere trattato come una mucca ottusa è giusto che abbia gente che li comanda e che li tratti da mucca ottusa… ma poi non venitevi a lamentare…

  12. Marco dice:

    Adriano: Non sono un fan di Casaleggio però mi sembra molto scorretto definire una lista civica “di Forza Italia” solo perché Panorama(fonte imparziale) scrive che un certo capolista di nome Vito Groccia era “vicino a Forza Italia”, neanche eletto in Forza Italia, ma “vicino”. Però adesso il tutto si è tradotto in: Casaleggio si era candidato per Forza Italia. Anzi tra un po’ diventerà Casaleggio si è fatto la nipote di Mubarak.

  13. mORA dice:

    @cla van

    A parte la forma impersonale, di chi parli rispetto a cosa? Perché potrei essere d’accordo con te…

    @Adriano

    Pressappoco.

  14. cla van dice:

    @mOra
    Parlo del fatto che stanno cercando di convicerci sempre più che la rappresentanza diretta è il male e solo che gli unti del signore nominati dal popolo (che poi così non è) posso discernere di certi argomenti… e soprattutto che moltissimi commentatori sono d’accordo con questo, perchè la democrazia diretta è sbagliata… e allora carissimi che la pensate così continuerete a pagare le spese della chiesa, ad avere progetti inutili che sono solo fonte di spese e così via…

  15. Pier Luigi Tolardo dice:

    Della proposta di Barca mi convince che pensa un partito radicato nel territorio perchè girando per l’Italia per crisi aziendali ha constatato che non esistono più canali relazionali e di partecipazione fra il Palazzo e la gente e la Rete può essere un aiuto ma non sostituisce questo radicamento. Da questo punto di vista è meglio Barca di Renzi che punta soprattutto su un rinnovato leaderismo personale, cioè il suo, anche se potrebbero dividersi bene i ruoli.

  16. alessandro dice:

    cercasi leader di sinistra disperatamente

    non importa conoscenza internet e democrazia
    basta che sia perdente

    trovato in barca!
    si riparte compagni, per una nuova sconfitta!

  17. mORA dice:

    @cla van

    Tu non hai mai partecipato ad una riunione di condominio, vero?!

  18. stefano nicoletti dice:

    Inutile parlare di mezzi se mancano le idee e le visioni da comunicare.

  19. malb dice:

    La discussione aperta su alcune frasi di F. Barca dimostra la confusione che esiste sui contenuti e i modi della democrazia diretta e sulla democrazia rappresentativa.
    Io ho praticato entrambe: la prima nelle assemblee nei luoghi di lavoro e la seconda negli organismi dirigenti di un sindacato. il problema non è di quale scegliere, ma di quale sia utile al fine di poter prendere una decisione. Sapendo sopratutto una cosa: che in democrazia le decisioni hanno alcune caratteristiche tipiche. Ne elenco due:
    – devono prevedere la conoscenza del problema sul quale si decide e la partecipazione del massimo numero di persone coinvolte,
    – sono sempre frutto di una contrattazione e di una mediazione.
    La prima condizione è maggiormente assolvibile con la democrazia diretta, la seconda con la democrazia rappresentativa. La rete può facilitare la prima, anche se ho qualche dubbio sulla possibilità di della rete di estendere la conoscenza e non solo l’informazione, ma non facilita la seconda che avrebbe bisogno di tempi molto lunghi. A meno che non si pensi che il compromesso che arriva alla decisione sia un appannaggio del capo.
    Conclusione provvisoria: credere che il metodo sia una ideologia è del tutto fuori luogo. ambiti diversi presuppongono l’uso di metodi diversi. La scelta giusta, che non può essere lasciata a pochi, permette lo sviluppo della democrazia.