“Via dalla rete, vengano qui a dircelo” afferma un Bersani infervorato al comizio di apertura della Festa nazionale del PD. Si rivolge a quanti nelle ultime settimane hanno riservato a lui stesso ed al suo partito frasi “fasciste” del tipo “siete degli zombi, “vi seppelliremo vivi” etc.

Il “Vengano qui a dircelo, non ci impressionano” di Bersani ricorda un po’ certi linguaggi da rissa all’incrocio. Qualcosa del tipo “scendi dalla macchina se hai coraggio”, frasi che tutti, prima o poi, abbiamo sentito pronunciare, in genere dal bullo del quartiere per futili questioni di mancata precedenza.

Bersani pensa probabilmente che il web sia una sorta di area protetta per i pensieri più indecenti e propone uno scontro in campo aperto. Come talvolta gli capita quando parla di simili argomenti, sbaglia contesto, modi e bersaglio. Grillo e Di Pietro, autori non citati delle frasi indecenti contro il PD, non sono anonime creature di Internet: usano il web, in maniera più o meno elegante, esattamente come utilizzano altri media. Eppure Bersani mai si sognerebbe di proporre a Di Pietro di “venire fuori dai giornali” o di “venire fuori dalla TV”. Per evidenti ragioni.

I linguaggi fascisti non sono una pecularità del web, come il segretario del PD vorrebbe farci credere, ma sono patrimonio (per dire) individuale delle persone che li esprimono. Il luogo in cui questo avviene non ha grande importanza pratica.

“Fascisti del web” è una categoria che risiede nella testa dal buon Pierluigi, il quale non perde occasione per farci capire quanto lui comprenda poco la rete e sia invece innamorato di una politica delle piazze, delle fabbriche e delle botteghe molto oscure che ormai non esiste più. Per molti potenziali elettori del PD una vera delusione.



update: Sulla vicende Bersani vs. Web segnalo e condivido il post scritto da Alessandro Gilioli al riguardo. C’è poi anche una vigna di Makkox.

47 commenti a “Pierluigi e il web”

  1. Daniele dice:

    Però è vero che sul web si scatena un sacco di gente, per lo più anonima, che attacca le persone in vista (anche sul personale) dicendo cose che poi in faccia non si sognerebbe di ripetere.

    Non voglio commentare il discorso di Bersani (anche perché non l’ho sentito) ma che ci siano “fascisti del web” è vero.

  2. Fabrizio dice:

    Sul fatto che il mezzo di comunicazione non influenzi il messaggio non sono proprio d’accordo. La radio ha influenzato la comunicazione del messaggio nazifascista in modo esponenziale (e queste sono parole di Speer, non mie). Così come la tv ha formato un certo tipo di messaggio peronist-fascistoide.
    Ovviamente e logicamente non è vero il contrario (cioè non tutti i messaggi radiofonici sono per principio nazifascisti), ma la correlazione tra tecnologia e messaggio c’è, ed è molto forte.

  3. massimo mantellini dice:

    @Fabrizio grazie

  4. Daniele dice:

    Aggiungo anche che Bersani non solo ha i mezzi per difendersi sul web (se vuole), ma anche per farsi sentire su tutti gli altri mezzi di informazione.

    Gente con mezzi inferiori può subire molto di più (anche a livello personale e psicologico) un attacco sul web fatto da gente meschina che non si prende neanche la responsabilità di quello che dice nascondendosi dietro un nickname.

  5. Adriano dice:

    Quello della neutralità del mezzo è un mito che speravo ormai tramontato, dato che è eminentemente falso, ma a quanto pare non è così. Pazienza.
    Per il resto, di fascisti da Web ne esistono a bizzeffe: basta accedere a un qualsiasi forum, leggere i commenti in coda ai post di un blog, o anche solo i commenti lasciati su molti video di YouTube per accorgersene. Parecchi individui vivono una sorta di sdoppiamento della personalità, tra mondo reale e mondo virtuale: in Rete sbraitano, insultano, minacciano e si comportano generalmente da bulletti di periferia, tutti atteggiamenti che nella vita reale (spero) non adotterebbero mai, o almeno non quando sono da soli. Quando si è in gruppo, invece, subentra qualcosa di simile e si tende ad abbandonare il proprio cervello per “seguire la corrente”: arriviamo così ai fascisti storici.
    La distanza tra gli interlocutori e la sicurezza di essere dietro una tastiera (con relativa impunità) aiutano a portare in superficie i lati peggiori del proprio carattere…

  6. massimo mantellini dice:

    Solo per capirci e non uscire troppo dal seminato: qui i fascisti sul web citati da Bersani non sono i soliti odiatori anonimi che aprono una pagina su FB ma due soggetti politici noti che hanno ampio accesso anche agli altri media.

  7. Daniele dice:

    Ok, come ho detto non ho sentito il discorso di Bersani e avevo inteso che il senso (anche il senso del tuo post) fosse più generale.

  8. Luca dice:

    Io penso che in Italia non si possa fare agevolmente politica ed il messaggio è abbastanza chiaro e questa è una cosa che non aiuta la democrazia. Basta una piccola dichiarazione di un uomo politico e si scatena il putiferio.
    Giorni fa sentivo alcuni giornalisti che disquisivano in TV dettagli della vita privata di un intercettato, esprimendo giudizi morali e pare che vari politici siano intercettatati; lo saremmo anche noi se facessimo politica?
    Il partito democratico è alto nei sondaggi ed è una realtà consolidata, mentre il movimento del comico è qualcosa di passaggio; egli è uomo di spettacolo ..abile su internet, ma il dibattito politico che fa audience non è online, almeno finchè non si potrà votare da casa schiacciando un pulsante.
    Mi sarei più meravigliato se l’On.Bersani avesse risposto al comico cercando di farne una indecorosa improvvisata imitazione per alcuni amici pronti a riverberfarla in televisione in un programma di satira.
    Ognuno usa il modo di comunicare che gli è più congeniale, cmq. da utente pluriennale del web non mi identifico nel modo di comunicare di B.G. e mi sembra che l’invito dell’On.Bersani non sia più greve di quello che si legge ordinariamente sul blog del comico; forse meno.

  9. bertox dice:

    Penso che l’offensiva di Bersani sia rivelatrice soprattutto dell’arretratezza culturale di questa classe politica che si candida a governare il paese senza averne le capacità. L’epiteto “fascista” poi mi fa venire in mente l’ossessione per i “comunisti” del degno compare B. Il ricorso nell’agone dialettico alla demonizzazione di categorie superate dalla storia non fa che confermare l’assoluto bisogno di rinnovamento di cui abbiamo bisogno.

  10. bruno dice:

    Grillo e Di Pietro avrebbero accesso anche ad altri mezzi ma Grillo non li usa (e non mi risulta che organizzi hangout con altri politici) e Di Pietro su giornali e in tv usa ben altro linguaggio. il punto é che molti potenziali elettori oramai si imformano solo tramite web e sono quindi succubi di una propaganda a senso unico. e non credo che queste persone voterebbero PD anche se Bersani diventasse una presenza fissa in rete.

  11. Carlo M dice:

    massimo metti in bocca a bersani cose che non ha mai detto, tipo che i toni fascisti siano una prerogativa del web (ma chi mai lo pensa??) bersani ha invece perfettamente ragione quando sostienme che la rete E’ un luogo, ben definito. del resto chi frequenta la rete assiduamente e ne è protagonista così la considera e in questo modo la vive.
    è cmq interessante notare che se grillo e di pietro insultano attravero il web nessuno sembra scandalizzarsi, ma se bersani risponde fuori dal web subito arricciate il naso.
    la politica delle piazze e delle fabbriche non esiste più? sarà… io osservo solo che nessuno dei principali leader politici e capi di governo del mondo perde tempo a scrivere bischerate in un blog.

  12. avvelentani dice:

    @mantellini: tanto lo sappiamo che come sempre finirai per votare PD. Come tanti hai paura di qualsiasi cosa sopra la mediocrita` assoluta.

  13. Carolus dice:

    Ho sentito comizi e dichiarazioni, anche in telegiornali importanti, in cui si dicevano cose ben peggiori di quelle di Grillo e Di Pietro. Ora però il nemico pubblico n. 1 è Grillo e lo si accusa di dichiarare tremende nefandezze. Al PDL, che di nefandezze ne ha fatte, per il momento non si dice nulla. Anzi lo si legittima pienamente come forza con cui continuare a governare anche alle prossime elezioni.

  14. Il popolo dell’aria lo dica a Bersani [fascisti del web] | More than More | More than More dice:

    […] non esiste più. Per molti potenziali elettori del PD una vera delusione. Ricopiato pari pari da Manteblog. Update: il buon Andrea Latino mi segnala il post di Pippo Civati sulla vicenda. Da un lato fa […]

  15. L1 dice:

    mi pare di aver capito leggendo in giro che la frase “fascisti del web” non sia stata pronunciata. non ho modo di verificare ma pare sia cosi’. nel caso ci siamo sbagliati in tanti, compresa rep. segnalo la cosa al sig. tenutario. vedete un po’

  16. massimo mantellini dice:

    @L1 sì, credo anch’io non sia stata pronunciata, è una riduzione giornalistica ma non mi pare sposti di molto la questione

  17. mORA dice:

    @massimo mantellini

    Beh, se non l’ha pronunciata, un po’ la questione la sposta.

  18. Era Partito Digitale | Popolino | Il blog di Paolo Cosseddu dice:

    […] anni e anni, senza che peraltro il Pd abbia mai pensato di valorizzarne le competenze; e ce ne sono altri che del Pd non sono, ma che forse guarderebbero con più fiducia alla politica del nostro partito, […]

  19. Adriano dice:

    Sarebbe utile se un giornalista si sforzasse di riportare prima i fatti e poi, in un secondo momento, la sua interpretazione dei fatti e le sua opinione personale. Riportare direttamente e unicamente la sua interpretazione personale di un fatto, invece, cambia molto la questione.
    Che senso ha imbastire un discorso su una frase che non è mai stata usata, ma è stata solo ricostruita a posteriori da un giornalista, basandosi sulla propria interpretazione personale?

  20. Filippo Filippini dice:

    Straw man argument & post

  21. Giancarlo dice:

    “venite fuori dal web con le mani alzate che vi mettiamo una pietra sopra”

  22. ArgiaSbolenfi dice:

    Argomento fallace e capzioso come dice Filippo sopra, lo dico dopo aver visto il video di Bersani e non sono esattamente un suo sostenitore . Assurdo ricamarci sopra una cosa del genere.
    Non so, non vorrei dirtelo Mantellini ma negli ultimi tempi ho l’impressione che tu stia assumendo delle modalità analoghe a quelle di certe persone o categorie che hai spesso criticato.

  23. Carlo M dice:

    adriano è inutile, sappiamo come funziona. tizio mette in bocca a qualcuno una cosa che non ha detto, e ci imbastisce una polemicuccia da quattro soldi, e poi quando glielo si fa notare tizio dice che non importa, che tanto più o meno è uguale. è un vecchio trucco.

  24. massimo mantellini dice:

    @Carlo M dai lascia perdere che non attacca. I virgolettati che ho messo all’inizio delpost sono tratti letteralmente dal discorso di Bersani e sono corretti

  25. massimo mantellini dice:

    @Argia invece fai benissimo a dirmelo, accidenti ;)

  26. Carlo M dice:

    massimo, bersani ha semplicemente detto che alcuni personaggi usano nella rete dei toni fascisti contro di lui e contro il pd, e che se questi personaggi vogliono polemizzare con lui e con il partito dovrebbero avere il coraggio di farlo in un dibattito, invece di rifiutare il confronto pubblico.
    questo è il concetto espresso da bersani, lo capisce anche un bambino delle elementari, quindi dovresti farcela anche tu.

  27. massimo mantellini dice:

    @Carlo M tu capisci bene per quale ragione evito quando posso di discutere con te, fedele commentatore del mio blog, vero?

  28. Carlo M dice:

    eh lo so… a volte mi scappano le dita sulla tastiera. è un mio difetto, e me ne scuso.
    però per una volta potresti fare un piccolo sforzo di buona volontà e rispondermi nel merito della questione, non trovi?

  29. massimo mantellini dice:

    Ok, scappano anche a me. Il merito è secondo me questo: Bersani è allergico alla rete come luogo di confronto politico, in generale. E questo per il segretario di un partito riformista è un grosso limite. Nel caso specifico è evidente che si riferiva a eventi e frasi specifiche che ha citato (gli zombi ecc.) pronunciate da Grillo e Di Pietro che non mi pare esitino a usare i medesimi toni anche altrove rispetto ai loro blog. Nonostante questo Internet è usata come alibi per giustificare smargiassate e maldicenze. Per la semplice ragione che Bersani non la comprende fra i possibili luoghi della politica. È un limite suo, molto serio, è vero l’esatto contrario.

  30. Carlo M dice:

    va bene, sono d’accordo che bersani non ha particolare dimestichezza con il web, ma non credo che non intuisca le potenzialità della rete come strumento per fare politica.
    un buon politico non deve essere esperto di tutto, ma deve essere capace di circondarsi di persone competenti che sappiano occuparsi delle cose delle quali non è esperto.
    cmq bersani si riferiva in particolare a grillo (che infatti ha puntualmente risposto, con le solite parole carine e gentili) il quale usa principalmente il web come strumento di comunicazione, da lì secondo me la frase “fuori dal web”.

  31. ArgiaSbolenfi dice:

    Scusa Mantellini, ma come fai a confrontarti con Grillo su internet? Non puoi, lo sappiamo. Questo rende la risposta di Bersani coerente e la faccenda dovrebbe essere chiusa qui. Approfittare di questa polemica per stigmatizzare i limiti di Bersani con la rete mi sembra una caduta di stile.

  32. L1 dice:

    comunque il famigerato “fascisti del web” era di ansa e di tutti i giornali che l’hanno ripreso, virgolettato. in questo momento, mentre scrivo, il sito di ansa riporta fedelmente la citazione errata (o sòla, se vogliamo) e col PIFFERO che ha corretto.

    http://ansa.it/web/notizie/collection/rubriche_politica/08/25/Bersani-Grillo-fascisti-web-venite-dirci-zombie-_7379845.html

    il blogger brutto e cattivo invece (mantellini) ha la sua mai abbastanza sufficiente puntualizzazione già nei commenti, e dico così perché non basta puntualizzare, bisogna metterlo in ginocchio sui ceci secchi.
    invece ansa va bene così, chissà come mai.

  33. massimo mantellini dice:

    @Argia non sono mica d’accordo. Confrontarsi con Grillo in rete si deve e si puo’. Pero’ bisogna aver voglia di farlo, sapendo che esiste un prezzo populista un po’ alto da pagare.

  34. Massimo Moruzzi dice:

    Confrontarsi con Grillo anche fuori dalla rete si deve e si può. Cosa ha da rispondere Bersani quando Grillo gli dice che non hanno fatto leggi sul conflitto di interessi o contro la corruzione; o che hanno brigato con Berlusconi per la Bicamerale, la protezione dei suoi interessi legati alle televisioni (dopo l’ok alla Legge Mammì nel 1985 da parte del PCI in cambio di Rai3)? Oppure sul fatto che non hanno dato retta a leggi popolari firmate da 350.000 cittadini? Il problema, mi sa, è che Bersani ha poco da controbattere. Nè sul web, nè sui giornali, nè in tv, nè al bar, nè nelle piazze. L’unico posto dove vince facile è alla festa del suo partito, dove sembra Elvis vecchio e grasso e imballato che suona a Las Vegas per le pensionate (se non hai notato l’età di chi era presente alla festa del PD, fallo!).

  35. mORA dice:

    @massimo

    1) https://twitter.com/alfredoferrante/status/239765315326730241

    2) Confrontarsi con Grillo? E come? E chi mai?! Se hai la TV, hai mai visto UNA volta Grillo confrontarsi con qualcuno? E, d’altronde, hai mai visto un pezzo di teatro in cui l’attore si confronta col pubblico? Come ti confronti con uno che non fa che ripetere vaffanculo, cacca, pipì? Come si faceva da ragazzini, appunto: o gli dai un calcio ai coglioni (ammesso che non li tenga in Svizzera) e te ne vai, oppure te ne vai e basta. Vorrei vederti ad in confronto con Grillo.

    3) Sarebbe ora che si cominciasse a smettere di parlare di Grillo, che fa l’attore e basta. Già continuare a legittimarlo come se avesse un potere che va oltre quello polmonare, all’interno del teatrino, è un errore. L’hai mai vista una deposizione di Grillo in uno dei vari processi in cui è stato sentito come persona informata dei fatti (Parmalat, Telecom, ecc.)? Vai su Youtube e dagli in occhio: è una lunga ghirlanda brillante di “non so”, “non ricordo”, “non mi pare”, “mi hanno detto di aver sentito”. E cosa ci leggi nei commenti ad uno che fa collanine di boh, non ricordo e nono?! “Grande Beppe, cantagliele a questi ladri e buffoni”.

    Ecco, Bersani sta dicendo questo: uno che parla sempre, ti parla sopra e se non riesce a zittirti poi attacca coi vaffanculo, usa una tecnica di comunicazione che tu chiami come?

    4) Posso? E Civati che fa? Fa Veltroni 2.0?! Quello parlava di cacicchi (Valter, cazzo, cos’è un cacicco?!) e lui parla di intemerata?
    Intemerata: giuro.
    Sono dovuto andare a vedere sul vocabolario, è la prima volta che la sento. E Civati sarebbe un comunicatore?
    Come la pubblicizzerebbe la leggerezza dell’iPhone, dicendo che non necessita di girabacchino? E che viene a dire? che Bersani fa discorsi lunghi e noiosi?

    * * *

    http://it.wikipedia.org/wiki/Cacicco
    http://it.wiktionary.org/wiki/intemerata

  36. ArgiaSbolenfi dice:

    Se non altro oggi ho imparato qualche parola nuova.

  37. ImproveJournalism.com dice:

    […] a titolo di esempio, i link agli articoli di Massimo Mantellini e di Alessandro Gilioli, due dei più autorevoli commentatori di area progressista che incappano […]

  38. Webfascism o badjorunalism? | Emanuele Colazzo dice:

    […] a titolo di esempio, i link agli articoli di Massimo Mantellini e di Alessandro Gilioli, due dei più autorevoli commentatori di area progressista che […]

  39. Bersani e i “fascisti del web” – Giovanna Cosenza - Il Fatto Quotidiano dice:

    […] alcune cose.Più che l’implicita demonizzazione del web – che pure c’è (vedi Mantellini e Civati), ma vabbè, in Italia si fa anche di peggio – non mi è piaciuta l’uscita da […]

  40. Michele dice:

    Bersani teme Grillo non solo perche’ al momento il M5S e’ il secondo partito (stando ai sondaggi piu’ attendibili e’ intorno al 19%) ma anche perche’ non ha argomenti per rispondere alle critiche del M5S. Al di la’ del linguaggio forte di Grillo, le accuse mosse dal M5S al PD riguardano:
    * l’appoggio a Monti e quindi alle manovre depressive di quest’ultimo
    * l’inciucio col centro destra (Cuffaro o Berlusconi, in base alla convenienza)
    * il cambio della legge elettorale al solo di fine di truccare la partita e garantirsi la vittoria
    * la gerontocrazia (=potere dei vecchi) dei suoi leader, col sedere incollato alla poltrona
    * il voto per salvare dal carcere i politici indagati dalla magistratura (non sempre ma spesso)
    * l’assenza di un qualunque straccio di programma e intesa (il programma del M5S e’ sul web da mesi)
    * la paura delle primerie (dopotutto il M5S nasce con il divieto, completamente illegale, di non consentire a Grillo di candidarsi alle primarie del PD, anche alla luce del mostruoso consenso ottenuto su proiezioni sul web) e il mancato ricambio della classe dirigente
    * le inchieste cui sono sottoposti protagonisti del PD (parliamo un po’ di Errani in Emilia?)
    * e SOPRATTUTTO la protezione totale offerta alla casta e a se stessi, a partire dal rimborso elettorale, alle fondazioni bancarie, alle spese folli, alle sovvenzioni ai giornali di partito, alla scarsa trasparenza del bilancio (quello pubblicato online e’ privo di qualunque dettaglio, comprende solo le macro aree di spesa)

    Tutte cose che rendono il PD molto simile al PDL (da cui la locuzione “pidimenoelle”). Davanti a queste accuse molto precise e ancora prive di una risposta Bersani attacca “i calzini di Grillo”, ovvero il tono della voce, blaterando cose sul fascismo (di cui sa molto poco, evidentemente). E avanti cosi’ …

  41. mORA dice:

    @Michele

    I “sondaggi più attendibili” mi ricordano un settantenne con le analisi incasinate che in gioventù cantava sulle navi da crociera.

    Quanto alle fulminanti battute dell’immobiliarista svizzero, vorrei una volta per tutte far presente che siccome nell’espressione “PD” non c’è la “L”, “pidimenoelle” non significa nulla e non fa nemmeno ridere. Semmai dovrebbe essere PDL – L = PD ovvero “pidiellemenoelle”; e allora sì che ci sarebbe da scompisciarsi. Ahr, ahr.

    Comunque io di Grillo non ho nessuna paura, ma di chi gli scrive i testi parecchia.

  42. se-po dice:

    Rispondere sul web a Grillo?
    Bersani lo deve fare se vuole vincere le prossime elezioni.
    E secondo me anche Grillo e i sostenitori del M5S sarebbero contenti se il PD usasse il web per presentare un programma e spiegare in dettaglio cosa intende fare per risolvere i problemi dell’Italia.

  43. Michele dice:

    In ordine cronologico (dal piu’ recente al meno recente):

    M5S: 21-25%
    http://www.sondaitalia.com/2012/08/sondaggio-elettorale-sulle-intenzioni.html

    M5S: 19,8%
    http://www.sondaitalia.com/2012/08/come-votano-i-ceti-produttivi-il.html

    M5S: 18%
    http://www.sondaitalia.com/2012/07/sondaggio-politico-elettorale-sulle.html

    In tutti e 3 (e sono tutti recenti) e’ il secondo partito. E io non ho 70 anni, ma la meta’.

    Ad ogni modo, da elettore del PD, lei conferma il pessimo giudizio che ho dato di Bersani. Perche’ anche lei (che invece temo che abbia 70 anni, a differenza del sottoscritto) non si difende dalle critiche nel merito, l’unica cosa che sa dire e’ “non fa ridere”, “chi gli scrive i testi a questo qua”, etc. etc. Non deve sorprendere dunque che Bersani non abbia nulla a sua discolpa, rifugga le critiche e si appelli al nulla, ovvero al colore dei calzini del giudice Mesiano.

  44. giancarlo dice:

    @mOra: lascia perdere le percentuali dei sondaggi, ma bisogna proprio vivere in un altro mondo per non accorgersi che un sacco d i gente è tentata di votare Grillo o chi per lui, per un sacco di motivi, non ultimo la repulsione verso gli altri partiti. Anche a me il ligure piace niente, ma far finta che non abbia un potenziale alto consenso non aiuta alla comprensione e neanche a prendere contromisure per contrastare il fenomeno. Oggi m5s sarebbe il secondo partito? non lo so, ma non mi pare una cosa impossibile.

  45. mORA dice:

    @Michele

    Il primo link che hai postato, riporta questo:

    Se domani ci fossero le elezioni per il rinnovamento del Parlamento, Lei per quale partito voterebbe?

    PD 24-27%
    Movimento 5 stelle 21-25%

    Vedi da te che citi le cose esattamente come hanno fatto quelli del PDL alle ultime amministrative, dove hanno parlato di sostanziale pareggio. infatti, nel sondaggio che citi, il valore minimo del PD è 24 contro 21 del M5S, mentre il valore massimo è 27 contro 25; il trend è M5S che SCENDE di 1,1% ed il PD che aumenta di 0.4.

    Io ai sondaggi NON credo, ma se tu ci credi almeno leggili per quello che dicono e non con whishful thinking.

    Quanto all’essere elettore del PD, anche fosse:

    http://edue.wordpress.com/2011/01/06/per-difendersi-dal-pd/

    I problemi del PD li ho chiari, come quelli del M5S, del PDL, di SEL, della Lega e di tutti gli altri.

    Solo che a me non si applica il Credere, Obbedire, Postare.

    Quanto al “settantenne con le analisi incasinate” è divertente che tu l’abbia riferito a te stesso.

  46. mORA dice:

    @giancarlo

    Guarda che le percentuali nei sondaggi mica le ho tirate fuori io. Io ho solo detto che non credo ai sondaggi.

    Ribadisco.
    Non ho mai detto che il MSL – Movimento dello Svizzero di Levante non possa vincere le elezioni, ho detto che lo temo; lo temo perché la parabola del M5S è esattamente sovrapponibile a quella della Lega, recentemente marcita assieme a figli analfabeti laureati a Calcutta, faccendieri che reinvestivano i soldi dei militanti alle Antille, ecc. iniziata gettando merda su tutto e su tutti; a partire da Roma Ladrona, nella quale hanno messo radici come tutti i pastori scesi da sopra le Alpi, da Annibale in poi.
    Ora, siccome Grillo non ha alcuno spessore politico e parla con la stessa verve di wasball, macchine ad idrogeno e politica, mi preoccupa intanto che molta gente gli creda, poi che faccia il botto alle elezioni a favore di chi lo muove ed a sfavore degli italiani.

    Come dire che non ci sono alternative e che intanto proviamo; esattamente quello che si è fatto negli ultimi venti anni.

  47. inismor dice:

    ArgiaSbolenfi e mORA, chapeau, esattamente i miei stessi pensieri su questa faccendaccia sulla quale, a mio parere, sono scivolati in parecchi presi dalla foga di digitalizzare il dibattito politico (BTW, la rete non e’ libera manco per il culo: giusto per restare in tema, andate a leggervi le regole per i commenti nel sito di Beppe, confrontateli con quello che viene effettivamente scritto, leggete la postilla sulla cancellazione dei messaggi a insindacabile giudizio del proprietario del blog, e chiedetevi che razza di discussione puo’ risultarne).