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Il “Movimento per la liberazione dei nani da giardino” si dissocia ufficialmente dalle azioni del “Movimento per la liberazione dei babbi natale da terrazzo”.
Il MALAG è un movimento volontario e senza fini di lucro che ha come obiettivo la liberazione delle anime dei nanetti da giardino, imprigionati in corpi di gesso da uomini senza pietà e ridotta in schiavitù in giardini sempre verdi. Bloccati in un involucro di gesso, costretti a sorridere, al freddo, sotto la neve e la pioggia, soggetti agli sberleffi e dei bisogni dei vari animali e spesso dei piccoli umani, lontani dal vostro mondo, lontani dal bosco… come vi sentireste voi al posto loro?
(via corriere.it)
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Dicembre 27th, 2006 at 16:34
Beh, sono contento che finalmente esista anche il movimento per liberare gli inquietanti babbi natale da terrazzo. Per chi non lo sapesse il movimento di liberazione dei nani da giardino è invece una cosa dannatamente seria, internazionale addirittura. :-)
Dicembre 27th, 2006 at 18:16
Adoro i nani nei giardini (ma solo se sono tutti e sette e se c'è anche biancaneve, ca va sans dire), insopportabili i babbi natale (fatti dai cinesi). In fin dei conti un Brontolo di gesso dove dovrebbe stare? Il babbo natale che si arrampica invece è contronatura. I babbi scendono (dal cielo, dalle stelle, dal camino), non salgono come nani (questi sì) ladri vestiti di rosso. Al rogo.
Dicembre 27th, 2006 at 20:08
Attenzione a non prendere alla leggera, questi tipi non sono pazzi, ma fanno un'azione simbolica. Discutibile nei mezzi, ma assenata nei fini.
La spiegazione sociologica del prof. Bruno Sanguanini
I nanetti, indipendentemente dalla taglia e dai nomi, dall’essere statuette di pregio o ”Brigate anti-nani”, sono portavoce di una problematicità della cultura contemporanea che fa di essi una sorta di ”medium” di cultura. Abbellire in vari modi i giardini è pratica antichissima, ma solo negli ultimi anni una semplice decorazione di gusto popolaresco è diventata un caso emblematico di rapporti culturali, riassumendo in sé tutta una serie di significati: gusto kitsch di massa, culto popolare del bosco selvaggio, mito dell’infanzia sempreverde, Disneyland fai-da-te, mitografia dei buoni sentimenti. Le simpatiche statuette altro non sono se non un’effige popolare del neo-capitalismo, la bandiera di chi rinuncia a chiedersi che cosa è vero o falso, preferendo interrogarsi su che cosa è piacevole dentro e decorativo fuori. E i gruppi che agiscono per liberare i nanetti conducono una loro lotta di liberazione contro la colonizzazione della fantasia. Non è solo un confronto sul gusto estetico di genere «Pop»: tra chi i nani li compra, li colleziona, li protegge e chi invece li rapisce, li distrugge, li libera c’è una differenza sociale e culturale non discutibile. Tuttavia abbiamo sempre a che vedere con dei nani che non montano sulle spalle dei giganti, come fecero i moderni che si slanciarono verso la società industriale, ma tanti tipi di nano che, credendosi giganti, coltivano e cullano il nano che è in sé.
Dicembre 28th, 2006 at 02:46
In provincia di Bergamo alcuni ragazzi sono stati incriminati dal Tribunale dei Minori, nei mesi scorsi, per violazione di domicilio e danneggiamenti, furto per aver rubato e liberato i nanetti, ecco qui c'è il rischio anche che cadano e si rompano la testa, per liberare i babbi natale così una cosa da ridere si trasformerebbe in tragedia!
Dicembre 28th, 2006 at 08:55
ciao auguroni….volevo solo sottoporti un progetto web della nostra piccola agenzia di comunicazione.
http://www.publicimage.it
si possono votare le nostre campagne pubblicitarie e giudicarle.
Fallo anche tu, anche se ne pensi tutto il male possibile.
E'un modo leggero e ironico di presentare l'agenzia.
Mi piacerebbe sapereche ne pensi
Vittorio D'Amore
Dicembre 28th, 2006 at 12:21
Ma che venissero a prendere il mio, che non lo reggo più!
Un abbraccio e buone feste Massimo!
Dicembre 28th, 2006 at 15:08
Attenzione al regime